DOPPIA INAUGUAZIONE AL CREATIVE LAB
Venerdi 12 Aprile dalle ore 18:30, serata di eventi al Creative Lab di Mantova. Doppia inaugurazione delle due nuove mostre nell’ambito dei progetti TEN e GALLERY 2.0.
Per TEN lo spazio sarà occupato dalle opere della giovane artista Vivienne Garda, che come giusta interprete del suo tempo utilizza le tecniche digitali per dar vita alle proprie creazioni. Simone Mizzotti invece per Gallery 2.0, presenterà un lavoro dedicato alla ricerca dei fondamenti della fotografia, portato avanti nei suoi primi anni di studio accademici.
Drink & food in collaborazione con Arci Tom.
TEN dieci pezzi d’artista
VIVIENNE GARDA - “I figli del melograno”
Ci sono figli che non hanno bisogno di essere educati.
Impareranno a camminare con le loro gambe, senza il supporto di nessuno.
Ricorderanno da soli la strada verso casa.
Disobbediranno se trascurati.
Intralceranno se ignorati.
Ci sono figli che hanno bisogno di essere perdonati.
Impareranno dai propri errori, sentendosi compresi.
Ripartiranno senza chiedere il permesso a nessuno.
Cresceranno se ricordati.
Libereranno se amati.
Sono una ragazza di 20 anni che mescola i ricordi del passato con gli odori e suoni del fiume Po e i disegni partoriti sono il semplice risultato della miscela che esce fuori da questi brodosi ingredienti.
La mia creatività pulsa ininterrottamente per colpa di quel fiume facendomi credere di essere una squallida sacerdotessa, sempre pronta a offrire qualche pegno alla rozza mezza divinità che ormai é.
Un incantesimo che mi é stato frettolosamente tatuato addosso dall’ex sacerdote, prima che il fiume ubriaco se lo portasse via con sé.
Info formali: Sono nata nel 2003, ho frequentato il liceo artistico Giulio Romano e vengo da San Benedetto.
- IG Pagina IG https://www.instagram.com/p/C0k6YhGKzpR/ Gambara._
- UNA CITAZIONE
Ponete occhio agli amori che lampeggiano fuori casa, che ridono come se avessero vinto al gioco più difficile del mondo”
GALLERY 2.0
SIMONE MIZZOTTI - “Homeworks”
“Il rapporto emotivo che ho con la fotografia è una sorta di terapia, vedere è conoscere, capire, saper ascoltare. Credo fortemente che la fotografia abbia questo potere di curare e di saper andare oltre a quello che ci pone davanti.Per me fotografare è un atto dovuto, un modo per poter esprimere quello che con le parole non riuscirei mai a dire.”
S.M.
Simone Mizzotti ha un approccio ed un’idea verso la fotografia basati sulla conoscenza della luce e degli spazi e, passando dalla classicità allo studio dell’approccio antropologico, ha sviluppato la cultura sensibile nel cogliere ciò che può trasformare temi apparentemente banali in soggetti capaci di attirare lo sguardo.
A queste caratteristiche va affiancato lo studio di autori e fotografi, prima italiani (Ghirri, Cresci, Jodice, Basilico, Barbieri) e poi stranieri (Sternfeld, Shore, Frank, Evans), che gli ha consentito di avviare una discussione, un confronto con la fotografia di paesaggio che, ovviamente, è continuo ed in cui nulla è lasciato al caso.
Il paesaggio è quell’insieme di cose che raggruppa e unisce tutto quello che viviamo e respiriamo; e la citazione iniziale non è casuale per comprendere che dietro l’apparente freddezza degli scenari, attoniti, c’è empatia ed una grande attività emotiva.
Simone Mizzotti può vantare una produzione fotografica articolata e che, nel suo essere consolidata, vogliamo provare ad approfondire riscoprendo Homeworks.
Alla stregua di alcuni tra i grandi editori del settore, proponiamo un lavoro delle origini con l’obbiettivo di stimolare nuove intuizioni sull’artista ed aiutare a comprendere la sua opera.
Homeworks è una sperimentazione legata ai primi anni di studi all'accademia di belle arti.
Il titolo fa riferimento alla pratica dell’esercizio visivo disciplinata dai fondamenti della fotografia.
Compiti, appunto, che mirano al rafforzamento della struttura dell’immagine, sottendendo la ludicità delle inquadrature e della ricerca dei soggetti fissi nella memoria del fotografo.
Compito che diventa gioco.
La serie raggruppa luoghi e visioni differenti, ma che ricercano una formulazione di linguaggio tipico della fotografia italiana degli anni 60 e 70.
Sono immagini spontanee, luoghi conosciuti e frequentati quotidianamente, luoghi in cui esisteva un rapporto di conoscenza, dove la semplice osservazione ne è divenuta pratica per la composizione fotografica. Le immagini proposte in mostra sono soltanto una piccola selezione di un lavoro più ampio e realizzato interamente in tecnica analogica.
Homeworks, "compiti a casa", è una serie che trova la sua realizzazione tra teoria e pratica, tra acerbo e maturo. Tra la nostalgia e l’innovazione. Un lavoro equilibrato, che non mancherà di essere apprezzato per le sue sfumature malinconiche e per l’eleganza della sua semplicità.
Homeworks è anche il quaderno che Andrea Forlani (ex allievo del fotografo alla Ischool di Bergamo, ed ora studente del corso Naba di grafica e comunicazione) ha composto, come oggetto d’esame di Accademia, in un elaborato che coinvolge le immagini di Simone Mizzotti e lo studio dell’impaginazione, di grafica e testi.
Un “compito”, a sua volta, che ha portato ad esplorare il mondo della pubblicazione fotografica e della comunicazione e che, in modo trasversale, vuole omaggiare la sinergia creativa e collaborativa che rappresenta, da sempre, la vocazione di Creative Lab.
Walter Borghisani
Bio:
Simone Mizzotti nasce a Crema nel 1983.
Studia alla L.A.B.A, libera Accademia di Belle Arti di Brescia.
Frequenta il master di alta formazione sull’immagine contemporanea promosso da Fondazione Fotografia di Modena, oggi FMAV, dedicandosi ad una personale indagine sul paesaggio italiano.
Nel 2012 partecipa al programma Artist in Residence presso il Centro de la Imagen di Lima in Perù.
Partecipa a diverse residenze d’artista in Italia sviluppando il suo interesse verso il territorio e il paesaggio (Confotografia, Mountain Photo Festival, MenoTrentuno giovane fotografia in Sardegna e PAS_Progetto Atelier Sardegna).
Da dicembre 2013 ad aprile 2014 è stato visiting professor di tecnica e progettazione fotografica al Ningbo Polytechnic di Beilun, Zhejiang Cina.
Nel 2020 viene selezionato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea (MUFOCO), per documentare e promuovere l’architettura italiana dalla seconda metà del Novecento ad oggi.
Nel 2022 prende parte al progetto Pon - Itinerari Digitali, promosso dall’ICCD, Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, documentando il territorio della provincia di Matera in Basilicata.
Negli ultimi anni ha intrapreso diverse attività didattiche volte ad avvicinare il pubblico all'osservazione del paesaggio contemporaneo, attraverso uno sguardo e un linguaggio documentaristico.
Le mostre saranno visitabili, oltre all’inaugurazione di venerdì dalle 18.30, tutti i mercoledì e venerdi con orario 15.30 - 19.30 fino a mercoledi 8 maggio.
TEN e Gallery 2.0 sono eventi organizzati da Pantacon con il sostegno del Comune di Mantova.